20 Settembre 2019

Unioncamere e Anpal: contratti di lavoro in aumento ma mancano operai specializzati e tecnici

A settembre, contratti di lavoro in crescita.  Previste ben 435mila nuove entrate (20mila in più rispetto allo stesso mese del 2018) per un incremento del 4,8%. Più dinamiche le medie imprese. Lo riporta il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, elaborato da Unioncamere e Anpal. In Calabria, cresce la richiesta nei servizi.

435mila, questo il numero di nuovi contratti di lavoro che nel mese di settembre verranno attivati dalle aziende italiane. Si contano 20mila entrate in  più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un aumento di 4,8%. A trainare l’incremento, le medie imprese: il 44,5% di queste aziende è alla ricerca di nuovo personale. Alle stesse, inoltre, è da attribuire il più alto tasso di entrate rilevato negli ultimi dodici mesi. A renderlo noto, il Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, con l’obiettivo di fornire indicazioni tempestive a supporto delle Politiche attive del lavoro.

  • I comparti più dinamici

Nell’industria, i comparti più dinamici sono la meccatronica (con 21mila nuovi contratti previsti e un incremento tendenziale del 3,9%) e la filiera metallurgico-metallica (con una previsione di 18,2mila nuove entrate e un incremento tendenziale del 7,7%). Calo per il settore alimentare per cui si registra una flessione su base annua di circa 1.500 contratti.

A guidare l’aumento delle entrate nel terzo settore, la filiera turistica – per cui sono previsti 57,5 mila nuovi contratti e un incremento tendenziale del 18,9% – e la considerevole crescita del comparto media e comunicazione che, rispetto a settembre 2018, ha fatto segnare  un incremento di 1.370 unità. Le previsioni per l’intero trimestre settembre-novembre si confermano in linea con quanto registrato a settembre: nell’ambito dei servizi si stima un amento tendenziale di 5.000 unità.

  • Le figure professionali più richieste

Un dato risulta preoccupante: numerose aziende hanno difficoltà nel reperire le figure professionali richieste. Nello specifico, il 31% delle entrate previste risulta difficile da coprire a causa dell’assenza di profili coerenti con l’offerta. Rispetto a settembre 2018, la percentuale è in aumento del 5%.

Stando al Borsino delle Professioni, tra le figure più richieste e al contempo più difficili da reperire, spiccano gli operai specializzati (in particolare fabbri ferrai, saldatori, lattonieri, ecc.) e i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni. La difficoltà di trovare profili di questo genere raggiunge percentuali superiori al 50% e, in alcuni casi, addirittura al 60%. La maggior parte della domanda di figure specializzate proviene, in particolar modo, dalle medie imprese industriali dei comparti della metallurgia e della meccanica.

A richiedere profili ad altissima specializzazione – quali professionisti, dirigenti, specialisti – non sono solo le aree più dinamiche e sviluppate del Nord, ma anche le Isole, in cui la richiesta di operai e di figure manageriali e tecniche si va progressivamente intensificando.

  • La Calabria

Dalla lettura dell’ultimo aggiornamento di “Excelsior Informa: i programmi occupazionali delle imprese rilevati dal Sistema delle Camere di Commercio”, emerge che, in regione, nel mese di agosto, nel complesso:

  • sono state programmate circa 5.370 entrate; su un totale di 248mila nuovi contratti. L’84% sarà destinato a lavoratori dipendenti e il 16% a lavoratori non alle dipendenze. Le entrate previste in Calabria per il trimestre agosto-ottobre sono pari a 18.640

  • il 64% dei contratti previsti sarà a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita); per il restante 36% dei casi si prevedono contratti stabili ( a tempo indeterminato o di apprendistato). Nello specifico: il 41% dei contratti previsti sarà a tempo determinato; il 34% a tempo indeterminato; il 10% altri non dipendenti; il 7% altri contratti dipendenti; il 3% contratti di somministrazione e collaboratori co.co.; il 2% di apprendistato

  • i settori in cui si prevede il maggior numero di nuove entrate sono: produzione di beni ed erogazione del servizio (43,4%); aree commerciali e della vendita (25,2%); aree della logistica (12,5%); aree tecniche e della progettazione (12,3%); area amministrativa (3,6%); area direzione e servizi generali (2,9%)

  • per il 39%, la richiesta riguarderà le professioni commerciali dei servizi; per il 18%, dirigenti, specializzati e tecnici (il dato regionale supera la media nazionale pari al 17%) e operai specializzati e conduttori di impianti; per il 15% i profili generici;per il  10% gli  impiegati. Ad esprimere la domanda più alta, le imprese con meno di 50 dipendenti (84%)

  • 28 aziende su 100 prevedono di avere difficoltà a reperire le figure professionali richieste. I profili più difficili da trovare sono: operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori ( 130 entrate previste e 64,8% di difficoltà di reperimento); personale non qualificato nella logistica, facchini e corrieri (190 entrate previste e 49,2% di difficoltà di reperimento); tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (170 entrate previste e 47,1% di difficoltà di reperimento)

  • il 33% delle nuove entrate interesserà giovani under 30

  • il 13% delle entrate previste sarà destinato al personale laureato

  • le tre figure professionali più richieste concentreranno il 42% delle entrate complessive previste

  • le imprese che prevedono assunzioni saranno pari al 10% del totale.